Regolamento del Rotary Club Recanati

 
Rotary Club Recanati – Giacomo Leopardi
REGOLAMENTO

 

Articolo 1        Definizioni

  • Consiglio: il consiglio direttivo del club.
  • Consigliere: un membro del consiglio direttivo.
  • Socio:                 un socio attivo del club.
  • RI:                 il Rotary International.
  • Anno:                 l’anno rotariano che inizia il 1° luglio.

Articolo 2        Consiglio direttivo

L’organo amministrativo del Club è il Consiglio Direttivo, costituito da 7 (sette) Soci del Club che svolgono i seguenti incarichi:

  • Presidente
  • Vice-Presidente
  • Presidente eletto
  • Past-President
  • Segretario
  • Tesoriere
  • Prefetto

A discrezione del Presidente, possono far parte del Consiglio Direttivo sino a un massimo di ulteriori 5 (cinque) Consiglieri.

Articolo 3       Elezione del Presidente e dei Consiglieri

  1. Elezione del Presidente
    1. Entro il mese di settembre il Presidente del Club invia invito scritto ai Soci a presentare le candidature per il Presidente designato, allegando apposita scheda. Ciascun Socio può presentare una sola candidatura; la scheda di presentazione dovrà essere sottoscritta dal Socio e dal candidato per accettazione irrevocabile, e depositata in Segreteria entro il 31 ottobre in busta chiusa sulla quale dovrà comparire il nome del Socio presentatore e la dizione: “candidatura a Presidente del Club”. Nella prima metà del mese di novembre l’apposita Commissione (costituita da tutti i Past-President, dal Presidente in carica che la presiede, e dal Presidente-Incoming) si riunisce per procedere all’apertura delle schede (che debbono rimanere segrete fino allora), e verificare la corrispondenza dei nominativi proposti alle caratteristiche del candidato, che sono:
    2. essere Socio da almeno 3 anni al momento dell’insediamento nella carica;
    3. avere svolto attività quale Consigliere del Club;
    4. avere partecipato ad almeno due riunioni Distrettuali (IDIR o Assemblea o Congresso o altre)
    5. avere avuto buona assiduità alle riunioni e cioè non inferiore alla media delle presenze dei Soci del Club nella annata precedente la candidatura;

I Soci proposti, maggiormente in regola con le caratteristiche richieste, saranno designati quali candidati alla Presidenza del Club in un massimo di tre, con votazione segreta della Commissione. In presenza di proposte da parte dei Soci, la Commissione non potrà presentare un proprio candidato, fermo restando il diritto di ciascun suo componente di presentare una candidatura come tutti gli altri Soci. In mancanza di candidature da parte dei Soci, la Commissione dovrà presentare uno o più candidati.

Entro il 31 del mese di dicembre, durante una assemblea del Club, si dovranno svolgere le elezioni per il Presidente designato, che verrà eletto a maggioranza semplice dei soci presenti oppure, su proposta del Presidente, per acclamazione se candidato unico.

Il candidato a Presidente così eletto entra a far parte del Consiglio Direttivo quale Presidente designato per l’anno che inizia il 1° luglio immediatamente successivo alla sua elezione, e assumerà l’incarico di Presidente il 1° luglio immediatamente successivo a tale anno. Il Presidente designato assume il titolo di Presidente eletto il 1° luglio dell’anno immediatamente precedente a quello in cui diventerà Presidente in carica.

  1. Nomina dei consiglieri

I candidati alle cariche di Consigliere saranno proposti dal Presidente eletto ad una successiva Assemblea, che dovrà essere tenuta almeno sei mesi prima della entrata in carica.

Se vengono a mancare membri del Consiglio Direttivo o in qualsiasi altro ufficio, nominati dall’Assemblea i rimanenti consiglieri, purché in maggioranza, provvedono alla sostituzione mediante cooptazione.

Articolo 4        Compiti dei dirigenti

  1. PresidenteHa il compito di presiedere le riunioni del club e del consiglio direttivo e di svolgere le altre mansioni normalmente connesse al suo incarico.
  2. Past Presidente uscenteRicopre l’incarico di consigliere e ha il compito di svolgere altre mansioni a seconda delle direttive del presidente o del consiglio.
  3. Presidente elettoPartecipa al consiglio direttivo del club e svolge le altre mansioni affidategli dal presidente del club o dal consiglio stesso.
  4. VicepresidenteHa il compito di presiedere le riunioni del club e del consiglio direttivo in assenza del presidente, e di svolgere le altre mansioni normalmente connesse al suo incarico.
  5. SegretarioHa il compito di: tenere aggiornato l’albo dei soci; registrare le presenze alle riunioni; diramare le convocazioni alle riunioni del club, del consiglio direttivo e delle commissioni; redigere e conservare i verbali di tali riunioni; compilare i rapporti richiesti dal RI, inclusi i rapporti semestrali al 1° gennaio e al 1° luglio di ogni anno con le quote sociali intere e parziali (queste ultime per i Rotariani ammessi a semestre già iniziato); compilare i rapporti sui mutamenti dell’effettivo; fornire il rapporto mensile di assiduità, da trasmettere al governatore distrettuale entro i 15 giorni successivi all’ultima riunione del mese; riscuotere e trasmettere al RI l’importo relativo agli abbonamenti alla rivista ufficiale; svolgere le altre mansioni normalmente connesse al suo incarico.
  6. TesoriereHa il compito di custodire i fondi, dando rendiconto al club ogni anno e in qualsiasi altro momento gli venga richiesto dal consiglio e di svolge- re le altre mansioni connesse al suo incarico. Al termine dell’incarico, il tesoriere deve consegnare al tesoriere entrante o al presidente tutti i fondi, i libri contabili o qualsiasi altro bene del club.
  7. PrefettoSvolge le mansioni normalmente connesse con questo incarico e altre eventualmente decise dal presidente o dal consiglio direttivo.

Articolo 5        Riunioni

  1. Assemblee del Club.
    1. Un’assemblea annuale del Club sarà tenuta entro il 31 dicembre di ogni anno; in tale Assemblea verrà eletto il Presidente designato che succederà al Presidente
    2. Ogni assemblea è convocata dal Presidente, mediante avviso recante l’ordine del giorno, l’indicazione del luogo, della data e dell’ora della riunione, sia della prima che della seconda convocazione, da prevedersi almeno un’ora dopo la prima.
    3. La convocazione verrà comunicata, a ciascun socio durante le riunioni precedenti l’Assemblea; all’eventuale socio assente in dette riunioni, l’avviso sarà inviato a mezzo servizio postale o posta elettronica almeno 10 giorni prima dell’Assemblea.
    4. Possono partecipare all’Assemblea, personalmente o per delega, i soci in regola con il pagamento delle quote sociali sino a quella del trimestre precedente.
    5. La delega deve essere conferita per iscritto dal socio delegante sul proprio avviso di convocazione. Ciascun socio può essere portatore di una sola delega.
    6. Salva diversa disposizione dello Statuto, l’Assemblea è validamente costituita se nella prima convocazione partecipano i due terzi degli aventi diritto e, nella seconda, la metà dei soci aventi diritto del Club.
    7. Ciascun socio partecipante ha diritto ad un voto.
    8. Le votazioni avverranno, per alzata di mano salvo che, per disposizione del regolamento o per richiesta di almeno il 25% dei presenti o del Presidente, debba avvenire a scrutinio segreto.
  2. Riunioni settimanali. Le riunioni settimanali del Club saranno tenute nel giorno di venerdì, di massima alle ore 30. In caso di cambiamenti o di cancellazione, i Soci saranno informati in anticipo. Alla riunione ogni Socio attivo, fatta eccezione di Soci onorari (o dispensati dal Consiglio Direttivo del Club in conformità con quanto stabilito nello statuto), viene considerato presente o assente nella misura in cui la sua presenza si estenda o no ad almeno il sessanta percento (60%) della durata della riunione, presso questo o qualsiasi altro Rotary Club, o nella misura eventualmente stabilita da un altro criterio indicato all’articolo 9, commi 1 e 2 dello statuto del Club.
  3. Riunioni del Consiglio Direttivo. Le riunioni ordinarie del Consiglio Direttivo si svolgono entro il 15 di ogni m Riunioni straordinarie sono convocate con congruo preavviso dal Presidente ogni qualvolta lo ritenga necessario ovvero su richiesta di due (2) consiglieri. Perché le riunioni del Consiglio Direttivo siano valide deve essere presente la maggioranza dei consiglieri.

Articolo 6       Quote sociali

Ogni Socio del Club, per potersi considerare tale, al momento della sua ammissione, deve versare la quota di ammissione indicata ogni anno dal Consiglio Direttivo, fatta eccezione dei casi di cui allo Statuto del Rotary Club, art. 11.

La quota Sociale annua, determinata con l’approvazione del bilancio preventivo, è pagabile in quattro (4) rate trimestrali, il 1°agosto, il 1° novembre, il 1°febbraio, il 1° maggio.

I nuovi soci che al momento dell’ammissione non hanno compiuto i 35 anni di età pagheranno per i primi due anni quote sociali ridotte pari rispettivamente il 1° anno al 50% dell’importo della quota ordinaria ed il 2° anno al 75% della quota ordinaria. Tale disposizione è valida anche per i soci ordinari al momento della presente modifica sino al compimento del 35° anno di età.

La quota sociale è intrasmissibile, ad eccezione dei trasferimenti a causa di morte, ed inoltre non è rivalutabile.

Articolo 7        Sistema di votazione

Ciò che riguarda il club va discusso a voce, ad eccezione dell’elezione dei dirigenti e dei consiglieri, che deve avvenire mediante scrutinio segreto. Il consiglio può determinare che una specifica decisione sia presa a scrutinio segreto e non a voce.

Articolo 8       Vie d’azione

Le Vie d’azione costituiscono il fondamento teorico e pratico della vita del club.

Articolo 9– Commissioni

Le commissioni si occupano di portare a termine gli obiettivi strategici annuali e a lungo termine del club in base alle vie d’azione del Rotary. Il presidente eletto, il presidente e l’ultimo past presidente del club devono collaborare per assicurarne la continuità amministrativa; per questo stesso motivo, ogniqualvolta possibile i componenti di una commissione devono rimanere in carica per tre anni. Il presidente eletto è responsabile della nomina dei presidenti e dei membri delle commissioni quando vi siano posti vacanti, e deve riunirsi con le commissioni all’inizio del suo mandato per pianificare insieme le attività del club.

Ogni Presidente è responsabile del regolare andamento e delle attività della commissione, deve controllarne e coordinarne i lavori e deve comunicare al Consiglio le attività svolte.

Il Presidente del Club è membro di diritto di tutte le commissioni e come tale, gode di tutti i diritti derivanti da tale partecipazione. Previa approvazione del Consiglio, il Presidente del Club designerà i Soci che faranno parte delle Commissioni e di tutte le sottocommissioni che riterrà opportuno istituire.

Ogni commissione svolge le mansioni previste dal regolamento e quelle supplementari eventualmente assegnatele dal Presidente del Club o dal Consiglio Direttivo. A meno che non siano investite di particolari poteri dal consiglio, le commissioni non possono prendere iniziative prima di aver presentato una relazione in merito al Consiglio e di averne ricevuta l’approvazione.

Le quattro Commissioni sono:

Effettivo

Incaricata di preparare e mettere in atto un piano omnicomprensivo per l’ammissione al Club e la conservazione dell’effettivo.

Relazioni pubbliche del Club

Incaricata di mantenere i contatti con l’esterno e di promuovere i progetti e le attività del Club.

Amministrazione del Club

Svolge attività collegate con il funzionamento del Club.

Progetti e Fondazione Rotary

Si occupa della preparazione e messa in opera di progetti educativi, umanitari e di formazione a livello locale ed internazionale. Sviluppa un piano d’azione a sostegno della Fondazione Rotary, sia dal punto di vista finanziario che con la partecipazione attiva dei Soci ai programmi umanitari.

Il Presidente del Club può istituire anche altre commissioni ritenute necessarie.

Articolo 10     Compiti delle commissioni

I compiti delle commissioni sono determinati e modificati dal presidente in carica in base ai documenti rilevanti del RI e alle Vie d’azione nell’ambito della realizzazione dei progetti per l’anno in corso.

Ciascuna commissione deve avere un mandato specifico, obiettivi chiaramente delineati e un piano d’azione che deve essere stabilito all’inizio dell’anno. Deve essere compito principale del presidente eletto proporre raccomandazioni per quanto riguarda le commissioni, il loro mandato e gli obiettivi del club non-ché i progetti da sottoporre al consiglio prima dell’inizio dell’anno, come sopra indicato.

Articolo 11     Dispense

I soci che presentino al consiglio una domanda scritta, motivata da ragioni valide e sufficienti, possono ottenere un permesso che li dispensi dall’obbligo di partecipare alle riunioni del club per un periodo di tempo non superiore ai dodici mesi.

Il Socio dispensato dall’obbligo di partecipare alle riunioni del Club è comunque tenuto al regolare pagamento della quota Sociale annua.

Articolo 12     Finanze

  1. Il Tesoriere deposita tutti i fondi del Club in una banca designata dal C
  2. Tutti i pagamenti sono effettuati dal Presidente o dal Tesoriere, con firma disgiunta tra loro, mediante assegni, bonifici o contanti, dando possibilmente preferenza ai primi due mezzi di pagamento
  3. L’anno finanziario del Club comincia il 1° luglio e termina il 30 giugno e, per l’esazione delle quote Sociali, viene suddiviso in quattro periodi trimestrali che vanno dal 1° luglio al 1° ottobre, al 1° gennaio ed al 1° Il versamento degli importi per le quote pro-capite e per gli eventuali abbonamenti alla rivista ufficiale internazionale dovuti al Rotary International è da effettuarsi al 1° luglio e al 1° gennaio in base al numero dei Soci del Club a tali date.
  4. All’inizio di ogni anno rotariano, il Consiglio prepara o fa preparare un preventivo delle entrate e delle uscite per l’anno in Questo preventivo, approvato dal Consiglio, rappresenta il limite massimo di spesa per le rispettive voci, salvo diversa decisione del Consiglio che dovrà essere sottoposta congiuntamente al consuntivo dell’annata precedente all’approvazione dell’Assemblea entro la fine di settembre.
  5. Il Club, tramite il Tesoriere, ha l’obbligo di redigere annualmente un rendiconto economico e finanziario secondo le disposizioni statutarie che sarà posto all’approvazione dell’Assemblea dei
  6. E’ vietato distribuire anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell’Associazione, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla
  7. In caso di scioglimento del Club, per qualunque causa, il patrimonio sarà devoluto al Rotary International

Articolo 13    Procedure di ammissione al club

  1. L’ammissione al Club avviene attraverso l’indicazione da parte del Socio attivo promotore il quale, consapevole dei principi, degli scopi e degli ideali del Rotary, suggerisce una figura (candidato) che secondo le sue attente e profonde conoscenze del soggetto possiede quelle attitudini e caratteristiche sostanziali per la partecipazione e l’impegno fattivo all’attività e alle azioni del Club.
  2. E’ buona norma e prassi pertanto che la figura partecipi inizialmente in qualità di ospite, su invito del Socio promotore, ad alcune conviviali o eventi promossi nei quali verranno fornite semplici informative generali sulla vita del Club e soprattutto, allo stesso tempo, la frequentazione renda consapevole allo stesso il significato di partecipazione alla realtà rotariana. Corrispondentemente ciò deve rappresentare per i Soci del Club momenti confidenziali per una loro opportuna conoscenza.
  3. La fase suddetta consentirà quindi ad una analisi oggettiva e puntuale delle caratteristiche della figura proposta, le quali saranno utili elementi per una validazione finale o meno della candidatura, che verrà svolta dagli Organi preposti, attraverso una procedura indicata ai successivi commi. Resta inteso il fatto che, la candidatura deve essere mantenuta dalle parti interessate sin dall’inizio della proposta in assoluta riservatezza per il rispetto, la tutela e la salvaguardia dei soggetti coinvolti (membri degli Organi di valutazione) con un riguardo particolare al Socio promotore e al candidato stesso.
  4. Il nome del candidato a di un potenziale Socio, proposto da un Socio attivo del Club, va comunicato per iscritto al Segretario corredato da un Curriculum Vitae corredato dai moduli di iscrizione previsti, il quale lo porterà all’attenzione della prima riunione utile del Consiglio Direttivo. Un ex Socio, o un Socio proveniente da altro Club può essere proposto come Socio attivo dal Club di provenienza. La proposta deve essere trattata con la massima riservatezza, eccetto quanto disposto in questa procedura.
  5. Il Consiglio Direttivo deve a sua volta assicurarsi che la proposta soddisfi tutti i requisiti stabiliti dallo statuto del Rotary Club.
  6. Il Consiglio Direttivo assegna la classifica appropriata al potenziale candidato Socio.
  7. Successivamente la richiesta passa alla Commissione Effettivo che, entro 30 giorni fornirà al Consiglio Direttivo il proprio giudizio di merito, non vincolante, sull’ammissibilità del candidato Socio.
  8. Acquisito il parere della commissione effettivo, il Consiglio Direttivo approva o respinge la proposta di ammissione.
  9. Se la decisione del Consiglio è favorevole il candidato a Socio viene invitato a firmare il modulo di proposta di ammissione ed a fornire i propri dati perché siano comunicati al Club ed al Rotary International.
  10. Se entro 7 ( sette) (7) giorni dalla comunicazione scritta a tutti i Soci attivi, dell’ammissione del nuovo Socio avente per oggetto l’ammissione del nuovo Socio, , il Consiglio Direttivo non riceve per iscritto obiezioni motivate dai Soci attivi del Club, il candidato viene ammesso a Socio del al Club dopo il pagamento della quota d’ammissione prevista dal regolamento e la firma del modulo di iscrizione. Qualora fossero presentate obiezioni, il Consiglio Direttivo deve esprimersi al riguardo alla riunione successiva. Se la candidatura fosse approvata nonostante le obiezioni, il candidato viene ammesso al Club dietro il pagamento della quota d’ammissione tranne nei casi previsti dall’articolo 11 dello Statuto del Club.
  11. Può essere presa in esame la candidature di un Socio proveniente da altro Club nel solo caso in cui l’affiliazione al Club di provenienza sia terminata dietro rilascio di dichiarazione, sempre da parte del Club di provenienza, che il Socio abbia ottemperato a tutti gli obblighi finanziari nei confronti dell’associazione e comunque sempre nel rispetto della procedura di ammissione di cui ai precedenti commi 3, 4, 5, 6, 7, 8 e 9.
  12. Dopo l’ammissione e prima della presentazione ufficiale il nuovo Socio dovrà incontrare il Formatore l’istruttore del Club (Socio esperto) che gli illustrerà i valori fondamentali del Rotary, come anche dei privilegi e delle responsabilità derivanti dall’appartenenza al Rotary International. Il Presidente del Club provvede alla presentazione del nuovo Socio in una riunione ufficiale e alla consegna della tessera e del materiale informativo sul Rotary. Nel corso della presentazione il Socio dovrà far dichiarazione di rispettare tutti i suoi doveri di rotariano verso il Club e verso il Rotary International. Il Presidente o il Segretario deve comunicare le coordinate del nuovo Socio al RI; il Presidente, inoltre, deve affiancare al nuovo arrivato un Socio ( Socio presentatore, Socio esperto) che lo aiuti ad integrarsi nel Club e, deve coinvolgerlo nelle attività e nei progetti del Club.
  13. Il Club può ammettere, secondo quanto stabilito dallo statuto del Rotary Club, Soci onorari che siano stati presentati dal Consiglio Direttivo.

Articolo 14     Risoluzioni

I soci del club non possono prendere in considerazione nessuna risoluzione o mozione vincolante che non sia stata prima approvata dal consiglio. Tali risoluzioni o mozioni, se presentate ad una riunione del club, sono deferite al consiglio senza discussione.

Il Consiglio direttivo è tenuto a mettere all’ordine del giorno di una assemblea appositamente convocata, entro il termine massimo di 60 giorni, una risoluzione o mozione che sia stata sottoscritta da almeno un quinto dei soci e depositata nella segreteria del club.

Articolo 15     Ordine del giorno delle riunioni

  • Apertura.
  • Presentazione degli ospiti.
  • Comunicazioni, avvisi e informazioni rotariane
  • Eventuali relazioni delle commissioni.
  • Eventuali argomenti non esauriti.
  • Nuovi argomenti.
  • Relazione o presentazione in programma
  • Chiusura.

Articolo 16     Emendamenti

Questo regolamento può essere emendato nel corso di un’assemblea alla quale sia presente il numero legale, con voto favorevole della maggioranza semplice dei Soci presenti, purché l’emendamento proposto sia depositato nella segreteria del Club almeno quindici giorni prima della riunione.

Il regolamento non può essere modificato da emendamenti o aggiunte che siano in conflitto con lo statuto del Club e con lo statuto ed il regolamento del RI.

Articolo 17     Conformit

Il Club fa proprie tutte le prescrizioni e tutti i requisiti previsti dal comma 8 dell’articolo 148 TUIR e del comma 7 dell’Art. 4 del DPR 633/72 che non siano già espressamente esplicitati nello Statuto del Club e/o nel Presente Regolamento e dalle norme contenute nell’Art. 30 del D.L. 29/nov/2008 n. 185 convertito in Legge 28/gen/2009 n. 2 con modificazioni.